Proust pensava che i suoi lettori non leggessero i suoi libri, ma se stessi; il libro era solo una lente d’ingrandimento attraverso la quale si sarebbero letti.
Se la letteratura è una lente d’ingrandimento, la follia è più potente. È lente e specchio.
Non pensate che l’immagine sia deformata.
Ci mostra come siamo fatti negli strati più profondi dell’anima, quelli nascosti.
Se questa cosa vi mette tristezza, non andate mai a trovare i matti.
Salve a tutti!
Sono un dottore in italianistica sebbene i miei interessi abbraccino anche altri campi come la biologia, il teatro, la psicologia, la medicina, l’arte e la cultura greca e latina.
Il mio contributo a questo blog si propone semplicemente di fornire degli spazi di riflessione su problematiche inerenti l’uomo e tutto ciò che ruota intorno ad esso. E per fare ciò mi servo della penna di scrittori conosciuti e anche meno noti. Sollevare argomentazioni significa stimolare lo spirito critico, oggi molto spesso sopito o tendente ad uniformarsi alla massa; vuol dire allenare la capacità di dissentire; abitua ad avere una opinione sul mondo e, allo stesso tempo, a metterla costantemente in discussione.
D’altronde l’essere eclettici, aperti e sensibili al consorzio umano sono soltanto alcuni dei compiti che la letteratura ci invita ad esercitare. Per queste motivazioni e per altre ancora, sposo le humanae litterae in tutte le sue declinazioni geografiche e cronologiche.
Col tempo avrò modo di aggiungere altro.
BUONA LETTURA!
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1 pensiero su “Frase del giorno – 9 giugno 2022”