
Non sono bandiere queste bandiere,
vedi che invece che ferite e ustioni
hanno fiori alle finestre, ai balconi
le case. Da infinite primavere
la giostra, qui, s’è fermata, i padroni
l’hanno portata altrove. Ma di sere
così, di notti come quelle, nere
fino all’occlusione, marce di tuoni,
tu sai che affanno e con che artigli preme
il semplice cuore. La verità
è che nessuna guerra è mai finita,
che la stessissima ferita geme
per sempre, che solo chi non ne ha
può scacciare i ricordi dalla vita.
Giovanni Raboni, Ogni terzo pensiero, 1993.
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