Arthur Rimbaud, Rimbaud (poesie)

Poesia del giorno – 30 dicembre 2022

Le Illuminazioni – Poemi in prosa
MATTINO D’EBBREZZA

O mio Bene! O mio Bello! Fanfara atroce in cui non incespico affatto! Magico cavalletto! Urrà per l’opera inaudita e per il corpo meraviglioso, per la prima volta! La cosa cominciò tra le risa dei fanciulli, e finirà per opera loro. Questo veleno resterà in tutte le nostre vene anche quando, svoltando la fanfara, saremo resi all’antíca disarmonia. O noi ora così degni di queste torture, raccogliamo fervidamente questa sovrumana promessa fatta al nostro corpo e alla nostra anima creati: questa promessa, questa demenza! L’eleganza, la scienza, la violenza! Ci è stato promesso di seppellire nell’ombra l’albero dei bene e dei male, di deportare le onestà tiranniche, affinché rechiamo il nostro puro amore. Cominciò con qualche disgusto, e finisce – poiché non possiamo impadronirci immediatamente di questa eternità – finisce con uno sbandamento di profumi.
Risa dei fanciulli, discrezione degli schiavi, austerità delle vergini, orrore delle figure e degli oggetti di qui, siate consacrati dal ricordo di questa veglia. La cosa cominciava con tutte le grossolanità, ed ecco che finisce con angeli di fiamma e di ghiaccio.

Piccola veglia d’ebbrezza, santa! non foss’altro che per la maschera che ci hai donata. Ti afferiamo, metodo! Non dimentichiamo che ieri hai glorificato ognuna delle nostre età. Abbiamo fede nel veleno. Sappiamo dare intera la nostra vita, ogni giorno.

ECCO il tempo degli ASSASSINI.

A. Rimbaud

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...