Una settimana di letture #53
Federica Breimaier

Questa era la settimana del Nobel, e sono due di solito le categorie che più smuovono l’opinione pubblica: il Nobel per la pace e quello per la letteratura.
Il primo è stato assegnato a tre diverse istanze della lotta per la democrazia. Una di queste è l’attivista bielorusso Ales Bialiatski. Presidente dell’ONG Viasna, dopo aver passato tre anni in carcere, dal 2011 al 2014, Bialiatski è stato nuovamente arrestato nel 2020 per aver partecipato alle proteste successive all’elezione di Lukashenko, ed è tuttora in attesa di un processo. A lui si affiancano due associazioni per i diritti umani: da un lato la russa Memorial, fondata da Andrei Sacharov (che già aveva vinto un Nobel per la pace nel 1975) e recentemente chiusa dalla censura del regime; dall’altro il Centro per le libertà civili con sede a Kiev, che «prima della guerra lavorava per rafforzare lo stato di diritto in Ucraina. Dopo l’invasione da parte della Russia, si è impegnata nella documentazione dei crimini di guerra compiuti dall’esercito russo in Ucraina» (fonte).
Se volete saperne di più vi consiglio due articoli:
- Memorial ha lottato contro i progetti violenti di Putin sin dall’inizio, il Nobel ci dà forza (di M. Buttino, N. Pianciola)
- Nobel Pace 2022 ad Ales Bialiatski, Memorial e Center for Civil Liberties
Ad Annie Ernaux è andato invece il Nobel per la letteratura, assegnato questa volta non ad un insospettabile, come era avvenuto per Tokarczuk (di cui avevano parlato per altro in Olga Tokarczuk: una scrittrice polacca contro la xenofobia) e Gurnah, ma ad un’autrice di cui si era più volte auspicata la consacrazione. Benché spesse volte citata e lodata nel mondo del bookstagram, Ernaux è stata per molto tempo sconosciuta in Italia, tanto da essere stata pubblicata da un editore indipendente; è infatti anche alla casa editrice L’Orma che va il merito di aver saputo credere nello stile e nelle battaglie di questa scrittrice. Mi permetto qui una riflessione personale. Rimango infatti sempre stupita non tanto dei nomi che vengono insigniti di questo Premio, sulla cui qualità posso o meno essere d’accordo, quanto piuttosto del dibattito che segue la premiazione. Molti vedranno in questi discorsi fumose chiacchiere da salotto, ma io trovo straordinario come, una volta all’anno, lettori e critici si fermino per un momento a riflettere sulle grandi domande: cosa è un classico? Cosa si intende per (grande) letteratura? Cosa vuol dire essere un autore innovativo? Cosa ne è del genere del romanzo? Così, nei giorni scorsi, abbiamo potuto leggere il commento non troppo entusiastico di Fabrizio Coscia, i paralipomeni di Massimo Onofri, e le interessanti considerazioni sul concetto di innovatività nel romanzo di Stefano Brugnolo che vi consiglio di recuperare. Se invece volete qualche informazione sul profilo di questa autrice, vi lascio di seguito alcuni articoli interessanti:
- Annie Ernaux, le prime parole dopo il Nobel per la Letteratura: “Ora sento la responsabilità di continuare la lotta contro le ingiustizie”
- “Quando in Italia Annie Ernaux era una sconosciuta e pubblicò con la casa editrice L’orma. Io lavoravo per la promozione e la critica la liquidava con un ‘non mi piace’”
- Premio Nobel per la Letteratura alla scrittrice francese Annie Ernaux “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici della memoria personale”
- Il Nobel Ernaux in Italia è pubblicata da un editore indipendente: “L’amavamo già dieci anni fa”
- “Lotterò fino alla morte per diritto aborto”. Chi è Annie Ernaux, Nobel per la letteratura 2022
Che ne pensi delle premiazioni di quest’anno? Faccelo sapere nei commenti in fondo all’articolo! Ma ora passiamo alla rassegna degli autori e delle autrici di cui ci siamo occupati questa settimana!
Prima di continuare, abbonati alla newsletter di Giornate di lettura
🎧 UN PODCAST
Questo fine settimana, ha scoperto su Spotify il podcast Hai detto femminismo? di Silvia Protino. Si tratta di un’introduzione gentile ma curata al femminismo teorico e alla storia del movimento. Quali sono le ondate che si sono susseguite nel femminismo? Cosa differenzia le une dalle altre? Quali sono le pensatrici e i pensatori più importanti? Gli episodi di Hai detto femminismo? rispondono a queste domande e durano solo 10 minuti! Non si tratta quindi di analizzare in profondità le argomentazioni filosofiche e teoriche del movimento, quanto piuttosto di trarre spunti per future letture.
✍️ QUI SUL BLOG
Questa settimana sono usciti due articoli:
- l’articolo-recensione di Vittorio, dedicato a Villette di Charlotte Brontë, in cui, oltre a descrivere il romanzo e le sue tematiche, si ripercorre anche la discussione tenutasi al caffè letterario di Zurigo, il cui ultimo incontro si concentrava proprio su quest’opera. Lo potete leggere cliccando qui: A VILLETTE, DA CHARLOTTE BRONTË (ventesimo incontro del Caffè Letterario del 16 settembre 2022: relazione di Vittorio Panicara).
- La pillola di narrativa di Maresa dedicata ai Diari di Sylvia Plath, poeta statunitense morta a soli 31 anni. La potete recuperare cliccando qui: Pillola narrativa: i “Diari” di Sylvia Plath.
A questi si sono affiancate tre citazioni:
- La Citazione del giorno – 5 ottobre 2022 tratta da Sodoma e Gomorra, l’opera di Proust che abbiamo appena terminata nel nostro GdL Proust Ritrovato
- La Citazione del giorno – 7 ottobre 2022 estratta da Oh William! di Elizabeth Strout
- La Citazione del giorno – 8 ottobre 2022 presa da Tutti i nostri corpi di Georgi Gospodinov.
📷 SU INSTAGRAM
Per la rubrica Vi leggo una poesia Maresa vi ha recitato Ho pensato i tuoi occhi di Michele Mari, che potete riascoltare cliccando sulla prima immagine qui sotto. Inoltre ho pubblicato due post in cui vi ho posto alcune domande sulle vostre preferenze di lettura: qual è il vostro romanzo preferito e quale è il vostro rapporto con la poesia. Potete farmi sapere la vostra cliccando sulle due immagini qui sotto!
Sono poi usciti due reel: il primo dedicato ad un’opera che ahimè non ho ancora letto, ma che vorrei presto avere tra le mani (lo trovate cliccando qui) e un secondo che serve, diciamo così, per fare un po’ di polemica sull’annosa questione dell’algoritmo di IG e della prominenza che regala ormai solo più a video e reel (lo trovate qui).
📅 SAVE THE DATE
Si terrà tra il 17 e il 18 ottobre un convegno dedicato a Grazia Deledda, la cui locandina potete trovare su questo articolo: A SIENA DUE GIORNATE DI STUDIO “GRAZIA DELEDDA FUORI DALL’ISOLA. LINGUE, LETTERATURE, FOLKLORE” . Di questa autrice, di cui ricorreva recentemente l’anniversario, abbiamo parlato in Grazia Deledda: nasceva oggi il premio Nobel di origini sarde
📚 ARTICOLI CULTURALI
Come sempre ecco una lista di articoli che questa settimana hanno attirato la nostra attenzione:
- “Sul confine”, il giallo distopico ambientato nel 2055. L’autore Alberto Marzocchi: “Il libro nato da un sogno con la ‘lobby dei bar’ e Meloni ministra”
- Le opere “spagnole” di Giuseppe Verdi tra complotti e colpi di scena: in libreria un volume recupera i testi originari (ancora più thriller)
- 13 lavori che puoi intraprendere se sei un appassionato di libri Bibliotecario Abbandonate l’idea di una figura con occhiali tondi e che cataloga solo libri. Tralasciando questo preconcetto, dovete sapere che…
- I 10 libri che ti stravolgono davvero la vita: Un libro può davvero stravolgerti la vita? Io penso di si! Non parlo di un miracolo ma, certamente, leggere delle parole…
- Il mito ci costringe a capire il nostro posto nel mondo: Attraverso la narrazione della storia familiare gli eroi omerici Glauco e Diomede si riconoscono come affini e scoprono un legame di ospitalità antico: perché il mythos presuppone la relazione, non esiste se si è soli
Quest’anno i premi hanno sancito una sorta di rottura paradigmatica, e ne sono contento
"Mi piace"Piace a 1 persona
Per la questione tematica sicuramente, ma c’è anche la questione di qualità letteraria che io qui non posso giudicare perché non ho letto il libro.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Beh, è comunque un sancire discontinuità. Sul piano della qualità letteraria il Nobel non è sempre all’altezza, forse in questo caso produce uno scarto rispetto al passato. Non in assoluto ma in senso relativo, dunque. Del resto il Nobel non è mai andato a Borges, ma a Churchill si. E su sponde patrie a bocca asciutta sono Sciascia, Vittorini e Calvino. Tutti quelli che l’hanno preso erano a quei livelli?
"Mi piace""Mi piace"
Assolutamente no, in effetti. Di Ernaux tu hai qualcosa da consigliarmi per iniziare?
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’evento e Il posto sono libri importanti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille!
"Mi piace"Piace a 2 people
Amo molto Annie Ernaux, per me ha meritato pienamente il Nobel.
Grazie a Antonella Grandicelli che ne ha scritto la biografia (Morellini editore), ho avvicinato Sylvia Plath e lo scorso inverno ho letto i suoi diari: un’esperienza veramente straordinaria.
"Mi piace""Mi piace"