
Se la donna fertile è potente perché genera, è infatti altrettanto vero che finché è generante finirà suo malgrado sotto il vincolo del maschio che i figli li dovrà riconoscere. La donna fuori dall’età fertile è potente in modo più liberatorio, perché ha la conoscenza che deriva dall’esperienza, ma non vi è più sottoposta e agisce quindi in regime di libertà sia dalla natura che dai legami di legittimazione imposti dall’uomo. La donna che ha chiuso il ciclo del sangue può aprire quello della parola e della visione, senza più l’obbligo di relazionarsi al maschile.
Michela Murgia, L’inferno è una buona memoria.
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