
La differenza principale fra Einstein e un’ameba è che Einstein cerca coscientemente l’eliminazione degli errori. Egli cerca di uccidere le sue teorie: è coscientemente critico delle sue teorie che, per questa ragione, egli cerca di formulare esattamente piuttosto che vagamente. Ma l’ameba non può essere critica riguardo alle sue ipotesi; non può essere critica perché non può fronteggiare le sue ipotesi: esse sono parte di sé. (Solo la conoscenza oggettiva è criticabile: la conoscenza soggettiva diviene criticabile solo quando diviene oggettiva. E diviene oggettiva quando noi diciamo ciò che pensiamo e ancor più quando lo scriviamo o lo stampiamo).
Karl Popper, La mia filosofia. Diario filosofico, Armando Editore, 1997
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