Federica Breimaier
Si è conclusa la settimana scorsa la tappa dedicata al razzismo del GdL Diritti tra le righe organizzato insieme a Lisa (e al quale potete iscrivervi per le prossime tappe cliccando qui: https://t.me/+GdVjOW-RUOQii4PV). Quello affrontato è un tema quanto mai sfuggente, poiché inestricabilmente connesso ad altrettanto complesse problematiche, quali la condizione della donna, la povertà o, ancora, l’immigrazione. Convinta come sono che i libri possano fornire, lontano dagli schermi dei computer e dagli sterili dibattiti dei talk show, un valido aiuto per riflettere sulle vicende del mondo, vi propongo qui di seguito un elenco (assolutamente non esaustivo) delle opere che non troppo tempo fa mi hanno introdotta alla questione razziale.
✊🏿L’invenzione delle razze di Guido Barbujani

Punto di partenza per chiunque voglia comprendere le radici del pregiudizio, l’opera affronta la questione razziale dalla prospettiva della scienza, rispondendo a quelle domande che non osiamo fare ad alta voce, ma che prima o poi ci è capitato di porci. Ma davvero non esistono le razza? Eppure le persone nere saranno un po’ diverse da noi, no? Il loro DNA non è mica uguale al nostro… Guido Barbujani si avvale di un fluido e godibile apparato argomentativo per raccontarci cosa siano davvero le razze, e perché, se riferite all’uomo, esse non sono altro che una costruzione culturale, senza la minima base scientifica. Nel farlo Barbujani ripercorre la storia dell’uomo, descrivendo le ondate migratorie che dall’Africa l’hanno portato a colonizzare il globo. Negli ultimi capitoli, l’autore si sofferma poi sull’attualità più recente, e su come il concetto di razza, ripulito dagli spigoli del periodo fascista e nazista grazie ad un furbo maquillage perbenista, stia tornando alla ribalta tanto in America quanto in Italia.
➡︎ Per leggere alcuni estratti, clicca qui: citazioni di G. Barbujani.
➡︎ Potete riascoltare la diretta dedicata a questo saggio cliccando qui.
✊🏾 La prossima volta il fuoco di James Baldwin

Pietra miliare della storia della lotta antirazzista, questo breve pamphlet racchiude anche una lettera che James Baldwin decide di scrivere al nipote, per raccontare l’America della sua giovinezza, e in particolare il ruolo centrale che la razza ha da sempre avuto nella storia della sua nazione. Punto focale della narrazione è l’incontro con Elijah Muhammad, separatista di colore, che per un certo periodo eserciterà, con i suoi sogni di una nazione nera e musulmana, un forte ascendente sul giovane Baldwin. Ben presto, però, l’autore si ribella al desiderio di vendetta di Muhammad, il cui programma consisteva non nel superamento, ma nel ribaltamento delle dinamiche di potere, col chiaro scopo di infliggere ai bianchi le medesime discriminazioni subìte. Baldwin si oppone a tale visione, divenendo sostenitore di una soluzione pacifica, che superi il dualismo di colore, per unire in un unico popolo la nazione americana. Alla divisione, Baldwin oppone l’unione; contro la separazione, propone il matrimonio; alla perenne lotta, vuole sostituire la pace.
➡︎ Per leggere alcuni estratti, clicca qui: Citazioni di J. Baldwin
✊🏽Fragilità bianca di Robin DiAngelo

Perché per noi bianchi è così difficile parlare di razza? Perché ci risulta così complesso discutere e accettare il privilegio bianco di cui godiamo, senza nemmeno accorgercene? Quello di DiAngelo è un saggio disturbante e per certi versi estremo (non sarete sempre d’accordo su tutto), ma ha l’impareggiabile vantaggio di obbligarci a riflettere su noi stessi. L’autrice infatti discute, non tanto l’atteggiamento dei suprematisti bianchi, quanto piuttosto quello dei progressisti che, negando l’importanza del colore, finiscono col negare le discriminazioni che ancora oggi pesano su una parte importante della società. Ed è così che si concretizza la fragilità bianca, in frasi come “io non vedo il colore”, “io non sono razzista”, “io credo nell’uguaglianza”, che alleggeriscono la coscienza di chi parla, ma che al contempo gli impediscono di agire contro le disuguaglianze in maniera attiva. Perché si sa: se togliamo il problema viene anche meno la necessità di una soluzione.
➡︎ Per leggere alcuni estratti, clicca qui: Citazioni di R. DiAngelo
✊🏼Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche di Reni Eddo-Lodge

Reni Eddo-Lodge riprende molte delle argomentazioni di DiAngelo, per analizzare la questione razziale in Gran Bretagna, un paese molto diverso dall’America che, per ragioni prettamente storiche, non ha ancora rielaborato appieno il proprio passato di nazione schiavista. L’autrice descrive la sua esperienza di attivista antirazzista che più e più volte si è scontrata con l’invalicabile muro del privilegio bianco. Interessanti sono le riflessioni sul rapporto tra femminismo e antirazzismo, emerse dalla rievocazione dell’ostracismo subìto dalla stessa Eddo-Lodge per mano delle militanti bianche, restie ad affiancare la lotta antirazzista a quella contro il patriarcato. È da queste riflessioni che emerge un accorato appello all’intersezionalità e all’attivismo: non occorre essere leader famosi per portare avanti la battaglia a sostegno dei diritti civli. Ognuno di noi è chiamato ad attingere alla propria creatività per parlare di uguaglianza nel modo più congeniale. Un obiettivo, questo, che noi di Giornate di lettura stiamo cercando di perseguire attraverso la lettura.
➡︎ Potete riascoltare la diretta dedicata a questo saggio cliccando qui.
✊🏻Il diritto di opporsi di Bryan Stevenson

Dopo quattro titoli di saggistica, l’ultimo consiglio di lettura riguarda un’opera narrativa, che ripercorre le vicende di un avvocato determinato a dedicare la propria carriera alla difesa delle persone di colore. Giovane laureato ad Harvard, Bryan torna infatti in Alabama per fondare la Equal Justice Initiative, un’associazione senza scopo di lucro, per tentare di porre un freno all’incarcerazione di massa che interessa la comunità afro-americana, oppressa da un sistema giudiziario ingiusto e corrotto. È attraverso i resoconti delle sue vicende professionali che emerge il razzismo sistemico portato avanti con disarmante naturalezza da poliziotti, giudici e carcerieri, e con cui lo stesso protagonista dovrà fare i conti, per aver messo il naso in faccende che non gli competono. Una storia di coraggio e di redenzione, insomma, scritta con una penna sincera, graffiante, e mai patetica.
➡︎ Per leggere alcuni estratti, clicca qui: citazioni di B. Stevenson
➡︎ Potete riascoltare la diretta dedicata a quest’opera cliccando qui.
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