
Per questo mi ha preoccupato il silenzio delle femministe occidentali subito dopo i fatti di Colonia. E mi preoccupa la difficoltà delle islamiche cosiddette «moderate» di far sentire la propria voce contro l’interpretazione retrograda del Corano. Oggi le donne sembrano condannate all’afasia, in un mondo in bianco e nero: Buoni e Cattivi, Giusto e Sbagliato. Vita e Morte. La crisi economica ha portato disoccupazione, precarietà, il collasso del welfare, degli aiuti alle famiglie e al lavoro femminile. Non solo: ha rialzato la testa chi pensa che il modo migliore peer le donne di esprimersi sia semplicemente tacere. Nelle moschee come in chiesa, nei consigli di amministrazione o in Parlamento.
Siamo prigionieri e prigioniere dell’Islam? Sì: dell’ottusità con cui viene interpreto al suo interno e dell’ignoranza con cui ci avviciniamo a esso dall’esterno. Questa violenza è un errore degli uomini. La salvezza è un lavoro per donne.
Lilli Gruber, Prigionieri dell’Islam
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