
Per altro il tenace attaccamento di quella povera gente
allo scoglio sul quale la fortuna li ha lasciati cadere,
mentre seminava principi di qua e duchesse di là, questa
rassegnazione coraggiosa ad una vita di stenti, questa
religione della famiglia, che si riverbera sul mestiere,
sulla casa, e sui sassi che la circondano, mi sembrano –
forse pel quarto d’ora – cose serissime e
rispettabilissime anch’esse.
Sembrami che le irrequietudini del pensiero
vagabondo s’addormenterebbero dolcemente nella pace
serena di quei sentimenti miti, semplici, che
si succedono calmi e inalterati di generazione in
generazione. – Sembrami che potrei vedervi passare, al
gran trotto dei vostri cavalli, col tintinnìo allegro dei
loro finimenti e salutarvi tranquillamente.
Giovanni Verga, Fantasticheria.
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