Quel dio era Eros, il dolceamaro. Il figlio di Povertà ed Espediente. Che vive nei boschi, e che fa la sua apparizione in primavera. Quello che genera il delirio e la mania. […] Eros non è come noi lo immaginiamo. Non è un bambino alato ed innocente, o tutt’al più malizioso. È un dio tremendo, figlio di Caos, quello che rompe le membra e avvelena l’esistenza. Che rende l’uomo felice, ma che attraverso questa felicità attrae su di lui la sventura.
Salve a tutti!
Sono un dottore in italianistica sebbene i miei interessi abbraccino anche altri campi come la biologia, il teatro, la psicologia, la medicina, l’arte e la cultura greca e latina.
Il mio contributo a questo blog si propone semplicemente di fornire degli spazi di riflessione su problematiche inerenti l’uomo e tutto ciò che ruota intorno ad esso. E per fare ciò mi servo della penna di scrittori conosciuti e anche meno noti. Sollevare argomentazioni significa stimolare lo spirito critico, oggi molto spesso sopito o tendente ad uniformarsi alla massa; vuol dire allenare la capacità di dissentire; abitua ad avere una opinione sul mondo e, allo stesso tempo, a metterla costantemente in discussione.
D’altronde l’essere eclettici, aperti e sensibili al consorzio umano sono soltanto alcuni dei compiti che la letteratura ci invita ad esercitare. Per queste motivazioni e per altre ancora, sposo le humanae litterae in tutte le sue declinazioni geografiche e cronologiche.
Col tempo avrò modo di aggiungere altro.
BUONA LETTURA!
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1 pensiero su “Frase del giorno – 26 febbraio 2022”
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