Un giorno di giugno di qualche anno fa un uomo che diceva di amarmi osservò, con tono di rimprovero, che zoppicavo. Non me n’ero accorta. Era una zoppia quasi impercettibile, poco più di una disarmonia del passo, un ritmo sbagliato. A lungo non se ne comprese il motivo. La sensazione era che mi si stesse seccando la gamba destra, come talvolta capita che su un albero secchi un ramo. Stavo io stessa appassendo. Morire non era più una speculazione intellettuale, stava realmente accadendo. Molto lentamente e prima del previsto. Lasciandomi forse il tempo di scrivere in presa diretta del giardiniere di fronte alla morte.
Pia Pera, Al giardino ancora non l’ho detto.
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Pubblicato da mare7719
Salve a tutti!
Sono un dottore in italianistica sebbene i miei interessi abbraccino anche altri campi come la biologia, il teatro, la psicologia, la medicina, l’arte e la cultura greca e latina.
Il mio contributo a questo blog si propone semplicemente di fornire degli spazi di riflessione su problematiche inerenti l’uomo e tutto ciò che ruota intorno ad esso. E per fare ciò mi servo della penna di scrittori conosciuti e anche meno noti. Sollevare argomentazioni significa stimolare lo spirito critico, oggi molto spesso sopito o tendente ad uniformarsi alla massa; vuol dire allenare la capacità di dissentire; abitua ad avere una opinione sul mondo e, allo stesso tempo, a metterla costantemente in discussione.
D’altronde l’essere eclettici, aperti e sensibili al consorzio umano sono soltanto alcuni dei compiti che la letteratura ci invita ad esercitare. Per queste motivazioni e per altre ancora, sposo le humanae litterae in tutte le sue declinazioni geografiche e cronologiche.
Col tempo avrò modo di aggiungere altro.
BUONA LETTURA!
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