Rassegna

Il DDL Zan è stato affossato, uno speciale su Halloween e altre novità di questa settimana

Una settimana di letture #9
Federica Breimaier

«La paura cavalca l’ignoranza, gonfia un fantomatico senso di rivalsa nella mente di chi ha paura, poi, silenziosamente, preme per far marcia indietro nel tempo e nella storia».

Il DDL Zan è stato affossato. Noi quel passo indietro di cui parla Simone Alliva, nel suo Caccia all’omo, l’abbiamo fatto, eccome, e non silenziosamente. Al contrario, l’abbiamo fatto con le orecchie piene e gli occhi offuscati di ingiusti e beceri cori da stadio, gridati da politicanti impauriti dalla diversità e dall’uguaglianza. Politicanti che questo decreto l’hanno combattuto mentendo, intrallazzando e ricorrendo al voto segreto per accalappiarsi l’appoggio di chi i valori del proprio partito e dei propri elettori li ha traditi. Non ti preoccupare Pillon, andrà tutto bene: l’ordinamento italiano continuerà a non proteggere le vittime di omotransfobia, nessun bambino sarà costretto a imparare che è sbagliato prendere in giro il compagno che preferisce le bambole alle macchinine, non festeggeremo la giornata contro l’omotransfobia, anzi, ce la terremo ben stretta, e gli italiani continueranno ad essere distinti in maschietti e femminucce!

Lo so, questo è il momento del sarcasmo, delle lacrime, della delusione e, giustamente, della rabbia. E dopo? Dopo ci si rialza. Le avete viste le manifestazioni di Roma, Milano, Torino? L’Italia, lo dico con un po’ di orgoglio ritrovato, l’Italia si sta già rialzando. Lo fanno i giovani in strada, lo fanno i genitori che vogliono un mondo più equo, lo fanno anche gli anziani che a loro tempo combatterono per altre libertà e che adesso sono pronti a ricominciare. Vivo in Svizzera da molto, ma mai come adesso sento la lontananza dalla mia nazione: vorrei essere lì in piazza a gridare, ma anche a discutere; a piangere, ma anche a sorridere. Ormai già da un po’ ho però capito che ci sono altri modi, forse più silenziosi, ma altrettanto validi, per manifestare: la lettura. Leggere, capire, imparare: ecco come si combattono i pregiudizi. Così vi invito ancora una volta, chi di voi volesse, a partecipare al nostro GdL Diritti tra le righe, dove Lisa di @bookaholicclub e io abbiamo stilato tutta una lista di opere che si occupano proprio del tema dei diritti. Trovate tutte le info nelle varie pagine dedicate al gruppo, ma se non sapete come inserirvi, scriveteci, anche solo per sapere la lista delle opere o la modalità di partecipazione. È proprio il caso di dirlo: più siamo meglio è.

La mobilitazione della comunità lgbtq+ e dei sostenitori del DDL Zan ha riempito l’Arco della Pace a Milano (foto de La Stampa)

Vorrei chiudere questa prima parte della rassegna con delle parole di speranza, perché alla fine non dobbiamo smettere di credere che il progresso va avanti, nonostante tutto. Allora prendo di nuovo in prestito le parole di Alliva che del movimento LGBTQ+ scrive:

«E quando ci chiederanno, fra molti anni: “Dove eravate mentre accadeva tutto questo?”, noi dovremmo poter dire eravamo lì. È stato difficile e faticosissimo, sembrava una fatica inutile a volte, ci dicevano che stavamo perdendo ma non ci siamo lasciati incantare e non li abbiamo ascoltati. Ed è stato così, come in certe favole, non ascoltando e andando dritti, lungo quella strada lastricata di pregiudizi e violenza che abbiamo, alla fine, vinto. Sarà un bel racconto. Non importa quanto tempo ci vorrà. Si vince poco per volta, certe volte, e comunque sempre si vince quando non ci si arrende.»

🎃 👻 Speciale Halloween

Halloween, festa autoctona? Celtica? Americana? Spagnola? Ogni anno l’internet oscilla tra coloro che rifiutano l’esistenza stessa di questa occasione di festa, e chi invece, come la sottoscritta, l’abbraccia come una delle tappe che segnano l’avanzare del tempo verso la conclusione dell’anno. Halloween è quel momento in cui la realtà sfiora la fantasia; in cui possiamo lasciarci avvolgere dal fascino del metafisico e del sogno; in cui possiamo sentire la magia fluire tra lo scrosciare dei rami ormai smunti di una foresta. È il tempo delle candele, delle luci soffuse, delle torte di zucche e dei bambini che vestititi da mostri, ragni o scheletri, bussano alla porta per fare “dolcetto o scherzetto”. Insomma, lasciamo da parte i discorsi nazionalistici del “ma non è una festa italiana” o lo snobismo di chi si improvvisa etimologo per tracciare la vera origine di una festività che ormai è patrimonio dell’Occidente. E non solo: in forme diverse, e tramite passaggi di tradizioni difficili ormai da rintracciare, l’idea di veder assottigliarsi, in una certa data, il velo che separa vita e morte, realtà e magia, verità e illusione, si è davvero diffusa negli angoli più disparati del mondo. Di seguito alcuni consigli libreschi per godersi la magia della serata più misteriosa dell’anno.

  • Per le letture a tema:
    1. Il castello di Otranto di Walpole su cui potete trovare un post dedicato cliccando qui
    1. Cime tempestose di E. Brönte su cui potete trovare un post dedicato cliccando qui
    2. Twilight, in verità, come tutta la saga di Stephenie Meyer. Si tratta di una piacevole e leggera lettura per intrattenersi senza troppi sforzi.
    3. Il fantasma di Canterville, una delle opere di Wilde che ancora devo leggere, ma che mi sembra particolarmente adatta all’occasione.
    4. Jane Eyre di Charlotte Brönte, grande classico della letteratura inglese che con le sue atmosfere gotiche e personaggi tenebrosi e maledetti si presta particolarmente ad una rilettura di circostanza.
    5. Frankenstein di Mary Shelley, che su di me ha esercitato da sempre il fascino legato alla discussione sui limiti della scienza e sui dilemmi etici che sottostanno alle scelte e alle azioni degli scienziati. Qui, però, pur ricordandoci che il mostro non è Frankenstein, riverberano ancora le atmosfere terrificanti e raccapriccianti che tanto bene si abbinano a questo periodo dell’anno.

✍️ Qui sul blog

Foto di jplenio da Pixabay

Come ogni settimana, vi abbiamo portato qui sul blog estratti di diversa natura (incipit, poesie e citazioni), che hanno affrontato tematiche disparate:

  • E infine, last but not least, questa settimana vi abbiamo riproposto due citazioni, entrambe molto adatte al tempo in cui viviamo, di Guido Barbujani:
    • Nella prima, tratta da L’invenzione delle razze, l’autore riflette sul fatto che, pur avendo la scienza dimostrato l’inesistenza di ragioni genetiche per avvalorare una suddivisione della specie in razze, il razzismo, seppur ovattato da una patina di perbenismo, non manca di affollare gli scaffali delle librerie contemporanee.
    • Di scienza si tratta anche nella seconda citazione di Barbujani, estratta da Europei senza se e senza ma, e in particolare dei suoi limiti.
    • Se siete interessanti ad altre citazioni di questo autore, cliccate qui.

📷 Su Instagram

A rendere, per tutti, più agevole la navigazione su Instagram sono finalmente arrivate due novità che aspettavamo ormai da tempo:

  1. La possibilità di creare post direttamente da computer
  2. L’aggiunta dell’adesivo per i link da inserire nelle storie anche per coloro che non superano la fatidica soglia dei 10.000 seguaci.

E se la prima renderà la vita di noi content creator molto più facile, la seconda semplificherà la fruizione dei materiali che andremo appunto a generare nelle storie, attraverso cui sarà possibile arrivare direttamente alla pagina del blog (e quindi alle citazioni del giorno), senza passare dalla bio del profilo. Ed un “ed era anche ora!!!” credo sia altresì d’obbligo.

Detto ciò, questa settimana sul nostro profilo IG di @giornate_di_lettura avete trovato:

  • Il video IGTV della diretta, tenutasi venerdì scorso, e dedicata ai canti XVIII – XXII del paradiso dantesco. Durante questa quarta serata, Gerardo ed io abbiamo attraversato i cieli di Marte, Giove, Saturno e quello delle stelle fisse per affrontare tematiche care al Sommo Poeta, quali la giustizia, la corruzione del mondo terreno e la salita mistica verso Dio.

📚 Curiosità dall’internet

  • Su La rivista culturale, Melissa Pignatelli racconta gli scavi archeologici condotti da ricercatori italiani in Iraq, e, più precisamente, nella zona del Paikuli, crocevia tra la provincia sasanide dell’Asurestan con la capitale Ctesifonte e l’altopiano iranico.

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