
Ballata della Primavera
O Primavera, Sandro Botticelli
sentì fiorire in cuore i tuoi rosai
poi che ti seppe come niuno mai
ne la soavità de’ suoi pennelli.
Ancor io, giovinetta, una fiorita
di mammole e di rose ebbi nel cuore
e m’era dolce assai tuo venimento
e m’era triste assai tua dipartita;
non oggi, o Primavera, ché il Dolore
come tarlo nel cuor rodere io sento
quasi per demoniaco incantamento;
non oggi, o Primavera, ché di spine
fatte del mio buon sangue porporine
come Cristo ho corona ai miei capelli.
Sergio Corazzini, Dolcezze, 1904.
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