
Non è una novità, spiega Andrea Pini, […] “L’omofobia emerge con la faccia che ha. In passato era un sussurro non un grido. Non che non ci fosse. Le nostre radici culturali sono profondamente intrise di omofobia. Prima era una dato scontato del senso comune. Era un implicito. Negli anni Quaranta, Cinquanta e dopo abbiamo avuto un movimento di liberazione che ha riguardato non soltanto le persone Lgbt. Anche i movimenti delle donne hanno aiutato a portare luce nelle vite delle persone Lgbt e l’approvazione di legislazioni omofile a livello regionale prima e poi quella più importante sulle unioni civili a livello nazionale. Ora c’è uno zoccolo duro di fascistoidi vetero clericali, che ci sono sempre stati, ma hanno preso una maggiore coscienza di sé”.
Simone Alliva, Caccia all’omo.