Quando a scuola la conversazione cadde sulla guerra russo-giapponese, Matsugae Kiyoaki chiese a Honda Shigekuni, il suo più caro amico, se rammentava con esattezza gli eventi di quegli anni. Anche Shigekuni aveva però soltanto varie reminiscenze, ricordava a stento di essere stato condotto fino al cancello di casa per assistere alla processione con le lanterne.
“L’anno in cui il conflitto è terminato avevamo entrambi undici anni. Dovremmo ricordarcene con maggiore precisione”, pensò Kiyoaki. L’aria trionfante con cui i compagni di classe ne parlavano non era che un modo per scimmiottare gli adulti e per adornare i loro trascurabili ricordi.
Y. Mishima, Neve di primavera.
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Pubblicato da mare7719
Salve a tutti!
Sono un dottore in italianistica sebbene i miei interessi abbraccino anche altri campi come la biologia, il teatro, la psicologia, la medicina, l’arte e la cultura greca e latina.
Il mio contributo a questo blog si propone semplicemente di fornire degli spazi di riflessione su problematiche inerenti l’uomo e tutto ciò che ruota intorno ad esso. E per fare ciò mi servo della penna di scrittori conosciuti e anche meno noti. Sollevare argomentazioni significa stimolare lo spirito critico, oggi molto spesso sopito o tendente ad uniformarsi alla massa; vuol dire allenare la capacità di dissentire; abitua ad avere una opinione sul mondo e, allo stesso tempo, a metterla costantemente in discussione.
D’altronde l’essere eclettici, aperti e sensibili al consorzio umano sono soltanto alcuni dei compiti che la letteratura ci invita ad esercitare. Per queste motivazioni e per altre ancora, sposo le humanae litterae in tutte le sue declinazioni geografiche e cronologiche.
Col tempo avrò modo di aggiungere altro.
BUONA LETTURA!
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