Nessuno si è spinto più lontano di Proust nella fissazione dei rapporti del visibile e dell’invisibile, nella descrizione di una idea che non è il contrario del sensibile, che ne è il risvolto e la profondità.
Maurice Merleau-Ponty, Il visibile e l’invisibile, Bompiani 2007.
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Pubblicato da VivinPace53
Ho insegnato per molti anni in Svizzera a livello liceale e universitario. Le mie materie? Lingua italiana, letteratura, linguistica applicata, storia e filosofia. Nell'ambito di queste discipline scrivo numerosi articoli e saggi.
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