
Sono dell’idea che la pandemia che stiamo vivendo sia al tempo stesso una conseguenza e una momentanea interruzione della marcia incessante verso un mondo interconnesso, un mondo in cui popoli e culture non potranno fare a meno di entrare in collisione. In un mondo simile – un mondo di reti di approvvigionamento globali, trasferimenti istantanei di capitali, social media, organizzazioni terroristiche transnazionali, cambiamenti climatici, migrazioni di massa e complessità crescenti – o impareremo a convivere, a cooperare e ariconoscere la dignità degli altri o soccomberemo. Ed è per questo che il mondo guarda all’America – l’unica grande potenza nella storia composta da persone di ogni razza, fede, cultura provenienti da ogni angolo del pianeta – per capire se il nostro esperimento di democrazia può funzionare. Per capire se riusciamo a fare quello che nessun’altra nazione ha mai fatto. Per capire se davvero possiamo vivere all’altezza del nostro credo e di ciò che significa. È ancora tutto da vedere.
Barack Obama, Una terra promessa, Prefazione, Garzanti 2020.