Quando il fittavolo Oak sorrideva, gli angoli della bocca gli si diradavano fino ad arrivargli quasi alle orecchie, gli occhi gli si riducevano a due fessure e tutt’intorno gli spuntavano certe righe divergenti che si spargevano sul suo volto come i raggi di un rudimentale abbozzo di sole nascente.
Thomas Hardy, Via della pazza folla.
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Pubblicato da Lucysnowe94
Sono una dottoranda di Linguistica che spera di diventare una neuroscienziata. Questo però non mi ha impedito (e non mi impedirà) di dedicarmi ad una delle mie passioni: la lettura. Questa è la prima ragione per cui ho aperto questo blog che deve essere un luogo in cui recensire i romanzi che leggo. Ma di ciò ne parlerò più avanti ...
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