(…) passione e ragione, quantunque da prima s’incontrino nella nostra mente siccome due amiche, di rado però vi regnano insieme con pari potere; e in breve l’una dèe inevitabilmente cedere alla dittatura dell’altra. Che l’amore [del Petrarca per Laura] non dovesse essere stato, in venti anni di tempo, soggiogato da risoluta virtù, nè vinta la virtù dall’amore, è fenomeno che può concepirsi soltanto fra le ideali possibilità delle cose. Pare non di meno del tutto consentaneo alle frequenti contraddizioni della natura umana il presupporre che Laura, non amando l’uomo, amasse la passione da esso lei ispirata. Avvi una compiacenza acuta nella coscienza di possedere bellezze fatali a chi le ammira; e questa è tentazione cui soggiacciono anco gli animi di più eletta natura, venendo essa addolcita da gentile sentimento di compassione verso chi patisce.
Ugo Foscolo, Saggi sopra il Petrarca.
Fonte: https://www.liberliber.it/mediateca/libri/f/foscolo/saggi_sopra_il_petrarca/pdf/saggi__p.pdf