Le relazioni erotiche possono riempire l’intera vita adulta. Ma se questa vita fosse molto più lunga, il tedio non soffocherebbe forse la nostra capacità di eccitarci ben prima che le nostra forze fisiche vengano meno? Perché c’è un’enorme differenza tra il primo, il decimo, il centesimo, il millesimo, il decimillesimo coito. Dove si situa la barriera al di là della quale la ripetizione diventare stereotipata, quando non comica o addirittura impossibile? E una volta varcato questo limite, che ne sarà del rapporto amoroso fra un uomo e una donna? Si dissolverà? O, al contrario, gli amanti considereranno la fase sessuale della loro vita come la barbarica preistoria di un vero amore? Risponder a simili quesiti è altrettanto difficile che immaginare la psicologia degli abitanti di un pianeta sconosciuto. Anche la nozione di amore (di grande amore, di amore unico) trae probabilmente origine dai ristretti limiti del tempo che ci è concesso. Se questo tempo fosse illimitato, Josef si sarebbe tanto affezionato alla sua defunta moglie? A noi che dobbiamo morire cosi presto non è dato saperlo.
Milan Kundera, L’ignoranza