MATTINATA
Batte a la tua finestra, e dice, il sole: Lèvati, bella, ch’è tempo d’amare. Io ti reco il desir de le vïole E gl’inni de le rose al risvegliare. Dal mio splendido regno a farti omaggio Io ti meno valletti aprile e maggio E il giovin anno che la fuga affrena Sul fior de la tua vaga età serena.
Batte a la tua finestra, e dice, il vento: Per monti e piani ho viaggiato tanto: Sol uno de la terra oggi è il concento, E de’ vivi e de’ morti un solo è il canto. De’ nidi a i verdi boschi ecco il richiamo — Il tempo torna: amiamo, amiamo, amiamo — E il sospir de le tombe rinfiorate — Il tempo passa: amate, amate, amate. —
Batte al tuo cor, ch’è un bel giardino in fiore, Il mio pensiero, e dice: Si può entrare? Io sono un triste antico vïatore, E sono stanco, e vorrei riposare. Vorrei posar tra questi lieti mâi Un ben sognando che non fu ancor mai: Vorrei posare in questa gioia pia Sognando un bene che già mai non fia. Giosuè Carducci - Rime nuove (1906) _____________________________________________________ Leoncavallo: https://www.youtube.com/watch?v=bl-se4F1kxE Puccini (libera ispirazione):
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