Si è tenuto il 19 aprile il terzo incontro del Caffè letterario di Zurigo. Nato come iniziativa indipendente di Maresa, Teresa e Camilla, con l’intento di promuovere, leggere e interpretare insieme testi di indiscusso valore letterario, siano essi italiani o stranieri. Il Caffè si sta rivelando sempre più come un sicuro punto di riferimento culturale a Zurigo, ed è pertanto destinato a espandersi presso persone veramente interessate alla letteratura. (https://www.facebook.com/groups/1823408107949971/).

Il libro della serata era La metamorfosi di Kafka (proposto dal nostro blog come uno dei prompt della Popsugar reading challenge di quest’anno sotto la categoria “libro con una brutta copertina”: e in effetti quella della Newton Kompton Editori, con quell’orribile scarafaggio, è davvero brutta!). E dopo un utile approfondimento per inquadrare lo sfondo storico e culturale dell’autore, si è entrati nel vivo della discussione sul testo. La cui trama è quasi superfluo da raccontare, essendo noto anche a chi non ha letto il libro che il protagonista, Gregor Samsa, svegliandosi una mattina, si scopre trasformato in scarafaggio. Una “metamorfosi”per cui la sua esistenza peggiorerà drammaticamente, per poi concludersi nell’inevitabile tragedia finale.
La discussione ha messo in luce le diverse interpretazioni possibili, a conferma della sua
innegabile attualità. A titolo di esempio, da un lato è stata sottolineata la solitudine in cui si ritrovano le persone afflitte da depressione, nonché l’autolesionismo e l’autocommiserazione dei “pazienti psicologici”che, proprio come Samsa, non riescono ad alzarsi dal letto.

Dall’altro se n’è sottolineata la dimensione metafisica. E si è parlato ancora di Gregor Samsa come dell’“everyman” confrontato con lo smacco esistenziale proprio della condizione umana. O si è visto ancora in lui il fallimento dello sforzo con cui tutti nella vita cerchiamo di barcamenarci alla meglio, mentre ci muoviamo goffamente in un mondo che sempre più tende ad alienarci, e a farci sentire diversi. E molto altro ancora.
La metamorfosi è insomma un testo complesso, stratificato, onirico, dove il lettore deve scendere a patti con un narratore “didascalico”, che presenta gli eventi in maniera cruda, senza mai esprimere un parere o un commento.

E proprio la pluralità dei punti di vista spiega che poi esso si sia prestato a trasposizioni teatrali. Discutere opere di questo tipo con lettori motivati e attenti è un’esperienza interessantissima, perché ognuno muove da un angolo prospettico personale, per formazione, personalità ed esperienza di vita. L’atmosfera che si respirava era quella di una fruttuosa analisi letteraria, che a mio parere dovrebbe svolgersi proprio così, con 20 lettori che si confrontano su un testo attorno a un tavolo. Questo in effetti dovrebbe essere l’autentico lavoro della critica, piuttosto che quello di elencare la bibliografia, allineare la letteratura secondaria, o conteggiare il numero di occorrenza delle parole…!

Il Caffè letterario di Zurigo mi è sembrato pertanto essere una stimolante occasione per parlare di buona letteratura e interagire con altri lettori. Ma, elemento non trascurabile, è anche un luogo di ritrovo per una piacevole e interessante serata (anche culinaria!).
Il prossimo e quarto incontro
si terrà il
19 giugno al Punto di Incontro: Josefstrasse 102 - 8005 Zurigo.
La discussione verterà su “Siddharta”,
di Hermann Hesse.
2 pensieri su ““La metamorfosi” di Kafka al Caffè Letterario di Zurigo!”